Non si poteva pretendere proprio nulla di più dalla quarantunesima edizione della MarciaGranParadiso. Un percorso di avvicinamento quanto mai travagliato a causa delle condizioni meteo sfavorevoli (il grande caldo e l’assenza di nevicate copiose ha obbligato il Comitato Organizzatore a far disputare la gara sull’unica distanza di 30 km), faceva pensare ad un’edizione di secondo piano, invece, grazie l’enorme impegno di volontari e tecnici, la gara sarà ricordata a lungo per qualità tecnica e risultati sportivi.

Podio tutto internazionale sia al maschile, dove vince il ceco Fabián Štoček in volata sui francesi Maurice Manificat e Sabin Coupat, sia al femminile, dove domina la finlandese Kati Roivas, per distacco sulle francesi Hanna Fine e Maya Even.

Il gruppo di poco più di 400 partecipanti ha lasciato la linea di partenza poco dopo le dieci e dopo poche centinaia di metri ha già iniziato ad allungarsi. Sono bastate le prime rampe per dare il via all’azione di scrematura da parte dei primi. Un forcing importante da parte della testa della corsa ha permesso ad un drappello di 15 unità circa di guadagnare un primo importante vantaggio sulla concorrenza: presenti tutti i più forti della starting list. A circa metà dell’ascesa verso Valnontey il trio formato da Štoček, Manificat e Coupat affondano una nuova accelerazione che permette loro di guadagnare copiosamente sul resto del gruppo di testa. Al contrario un po’ di fatica di troppo per il nazionale francese Clément Parisse, il quale ammetterà al traguardo di aver sbagliato in parte la scelta degli sci. La gara prosegue velocemente: il tracciato si conferma velocissimo, e in discesa i primi toccano in alcuni punti i 70 km/h. Le schermaglie di placano e la collaborazione tra i primi tre dà i suoi frutti permettendo al gruppetto di arrivare incontrastato fino agli ultimi chilometri di gara: momento in cui Manificat, forse per recuperare, forse per un po’ di tattica, prende qualche metro dai compagni d’avventura. Sui prati di Sant’Orso il francese tuttavia si libera del peso di troppo lasciando borraccia e accessori vari, e in breve richiude sui due al comando. Si giunge così allo sprint finale. Prende in testa le ultime centinaia di metri il ceco che disputa una volata senza macchia e si aggiudica la vittoria, precedendo i francesi.

Al femmile invece la finlandese Kati Roivas domina incontrastata praticamente dall’inizio, e si aggiudica con il sorriso sul volto e più di sei minuti di vantaggio la prova.

La giornata fenomenale dal punto di vista meteorologico ha permesso ad un folto pubblico di raggiungere il bordo pista finanche nel bosco della Valnontey: tifo spassionato in tante lingue per i bisonti della Marcia.

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